Locorotondo   

Locorotondo

Centro agricolo e commerciale, sorge al centro della murgia dei trulli in Valle d'Itria, non ci sono tracce di vicende storiche risalenti al primo millennio a.c.

Itinerario Cicloturistico  la valle d'Itria
Il percorso  parte 1 - parte 2  (cerca il punto 26. Locorotondo)

Per la sua indubbia importanza logistica ed economica, fu probabilmente già abitata in epoca paleolitica e nell'età del bronzo finale.
Nel secolo V d.c., modesti gruppi di bizantini, vennero ad insediarsi nella Valle d'Itria.
Con la dominazione longobarda (secoli VI-VII d.c.), si consolidarono i primi nuclei agrari, intorno alle prime masserie.
Il primo documento in cui si fa riferimento del luogo Rotondo e della sua chiesa di S.Giorgio, feudo del Monastero benedettino di S.Stefano di Monopoli, risale al 1195.
Le vicissitudini belliche e la distruzione dei centri della costa costrinsero gruppi di popolazione a trasferirsi sulla Murgia.
Le nuove popolazioni rivitalizzarono i nuclei abitati più antichi creandone di nuovi, dai quali, sarebbero sorti nei secoli successivi i primi Casali.
Casale S.Giorgio fu il primo nome di Locorotondo, che fino al 1385 rimase sottomesso alla giurisdizione del Monastero di S. Stefano.
Successivamente il nome viene modificato prima in Casale Rotondo, poi in Luogo Rotondo, infine in Locorotondo (dal latino locus rotundus) proprio per la forma circolare della sua configurazione topografica.
Divenuta, nel sec. XV, possedimento di una delle più grandi famiglie dell'epoca, i Del Balzo Orsini, Locorotondo fu successivamente donata dagli Aragonesi a Pirro Loffredo, membro di una potente famiglia napoletana.
Nel 1499,passò ai Carafa. Nel 1500, Locorotondo divenne feudo del barone Ottavio Loffredo.
Nel 1645, il baronaggiofu acquistato dal Duca di Martina Franca, Francesco Caracciolo, i quali lo conservarono fino all'inizio del sec. XIX.
Nel 1816 gli ostili rapporti tra i Caracciolo e gli abitanti di Locorotondo furono risolti per merito di Venanzio Montanaro a cui si devono alcune opere, come la ricostruzione della Chiesa Madre e dell'ospedale.
Un monumento di notevole interesse storico-architettonico è la Chiesa della Madonna della Greca, costruzione basiliana del 1100 dichiarata monumento nazionale.
Il centro storico, di impianto approsimativamente circolare, fu circondato da mura fino alla metà del secolo XIX.
Le case terminano con inconsueti tetti aguzzi, detti cummerse, con copertura a lastre calcaree, le chiancarelle.
Tra i luoghi più interessanti da visitare si segnalano le contrade: San Marco, Tagaro, Serra, Trito e Marziolla in cui si trova il trullo più antico. In tutto l'agro ce ne sono 130.
La contrada è sorta come raggruppamento di trulli (casedde) i cui abitanti, in maggioranza agricoltori, operavano intorno a spazi comuni chiamati jazzelere: l'aia, il pozzo e la piccola chiesa.
Nel corso degli anni si sono poi aggiunti negozi, scuole, uffici pubblici, che hanno reso ogni contrada una comunità autonoma e collegata alle altre ed al centro urbano da una rete viaria.

Testo tratto da www.terredelmediterraneo.org
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