Torre Guaceto   

A 15 km a Nord-Ovest di Brindisi è situata la riserva naturale marina di Torre Guaceto, una zona umida costiera dichiarata sito di importanza internazionale già nella convenzione di Ramsar (Iran) del 1971.
Torre Guaceto è un tratto di costa formato da promontori, spiaggette, isolotti, dune e paludi.
Ricchissima la flora costiera e la fauna marina e palustre.
Tra le specie più importanti che vivono in quest'area, la tartaruga marina, il falco di palude e l'anatra selvatica.

Indicazioni Stradali dalla Masseria dei Monelli a Torre Guaceto

L'Oasi WWF di Torre Guaceto è diventa riserva naturale di Stato nel 1991, conseguentemente è stato costituito il Consorzio di Gestione, formato dai Comuni di Carovigno, di Brindisi e dal WWF Italia che il Ministero dell'Ambiente ha individuato come Ente Gestore vero e proprio.

Torre Guaceto

Il periodo più interessante per visitare i diversi percorsi naturalistici dell'oasi e' certamente quello primaverile, quando, oltre ad ammirare una intensa fioritura di colori che mette in risalto anche le piante più piccole, e' anche possibile avvistare gli uccelli migratori. Mentre a febbraio, anche se in anticipo per vedere i migratori, la vegetazione e il mare invernale sono uno spettacolo imperdibile.

Il promontorio con la torre, e il litorale circostante formano una baia sabbiosa chiusa verso il mare da tre isolotti. L’interno della baia è occupato dalla palude con un’ampia fascia di vegetazione costituita da cannuccia di palude che cresce rigogliosa nell’acqua proveniente dai diversi canali.

La macchia occupa soprattutto la zona Nord della riserva, con i folti cespugli di fillirea, lentisco, pungitopo, mirto, ginepro. Ai lati estremi della palude e della macchia, a limite del bagnasciuga si estendono le dune sabbiose, che raggiungono anche un'altezza di 8-10 metri, con una florida vegetazione di piante pioniere come la calcatreppia marittima, l’euforbia mediterranea, la gramigna delle spiagge.

La fauna è varia; nel canneto, al riparo da occhi indiscreti, si aggira una molteliplicità di volatili: porciglioni, voltolini, schiribille, anatre selvatiche, aironi; verso il mare volteggiano gabbiani, berte maggiori e minori.

Ma Torre Guaceto è anche un'area archeologica di enorme importanza. La presenza di acqua dolce (in una carta nautica del XIII secolo, Guaceto è chiamata «Gausit» che vuol dire appunto acqua o fiume), l’approdo sicuro, l’entroterra boscoso e ricco di fauna, il mare pescoso, hanno favorito fin dalla preistoria insediamenti umani.
I romani per la sua posizione strategica tra il mare e la via Traiana, l’utilizzarono come approdo per le navi di passaggio, per l’esportazione di merci agricole e anfore prodotte nelle fornaci ubicate lungo la costa.

Questo approdo, che aveva perso un po' d'importanza durante il medioevo, fu utilizzato dai Saraceni per approdare con le loro veloci imbarcazioni, utilizzandolo come base di partenza per le loro rapide razzie verso i paesi dell’interno.
Torna in auge nel 1500 come porticciolo per il commercio di vino e olio, decade definitivamente per l’apertura del porto di Brindisi e con la fine della navigazione di piccolo cabotaggio.

Il mare è popolato da una ricca fauna marina ed è visitato da delfini e dalla tartaruga "Caretta Caretta". Talvolta al largo si segnalano gruppi di balenottere.
L'oasi d'estate è sede di una intensa attività, costituita da campi di lavoro e seminari.

BIKE TREKKING

Il piacere di passeggiare in bicicletta si sposa con la scoperta dei paesaggi del Parco. Pedalare all'imbrunire lungo i sentieri della macchia e i tratturi che attraversano l'uliveto secolare, sarà un po' come viaggiare lontano nel tempo. La bicicletta permette di abbracciare la diversità del parco nella sua totalità senza problemi di distanze irraggiungibili e tempi troppo stretti.
I sentieri sono percorribili in tre ore e le biciclette potranno essere noleggiate sul posto.
Altri dettagli logistici saranno fissati al momento della prenotazione.
Infotel: 3319277579    E-mail: info@cooperativathalassia.it


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